India: il gruppo Adani nella bufera

Dopo l’annuncio dello scandalo per corruzione si muovono anche le agenzie di rating. Il Gruppo è il maggiore operatore indiano nelle infrastrutture

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Fonte immagine: Oto Zapletal su Pixabay

Il gruppo Adani, la principale conglomerata indiana nel settore delle infrastrutture, è sempre più nella bufera. A cinque giorni dalla formalizzazione delle accuse di frode e corruzione del Dipartimento della Giustizia (DoJ) americano e della Securities and Exchange Commission (Sec) – scrive Il Sole 24 Ore – ora il gruppo è sotto esame anche da parte delle principali agenzie di rating. Fitch e Moody’s hanno collocato le obbligazioni di diverse società del gruppo in una watchlist che per alcune di loro rischia di essere l’anticamera di un downgrade.

La prima mossa l’ha fatta Fitch che, in mattinata, ha collocato in Rating watch negative (Rwn) tre obbligazioni emesse da altrettante società del gruppo: Adani Ports and Special Economic Zone, North Queensland Export Terminal e Mumbai International Airport. Fitch ha confermato i rating, ma abbassato l’outlook da neutrale a negativo. Fitch ha motivato la decisione di collocare le prime tre obbligazioni in Rwn con “un accresciuto rischio a livello di corporate governance e un potenziale rischio di contagio che potrebbe influenzare l’accesso ai finanziamenti e la liquidità”.

I mercati hanno reagito con nervosismo all’accresciuto rischio di downgrade, continuando a penalizzare le società del gruppo. Adani Green Energy ha perso un ulteriore 7,26% e viaggia in calo del 44% rispetto a un mese fa, mentre la capofila Adani Enterprises ha perso più del 4% portando la flessione dell’ultimo al 22 per cento. Dall’inizio di quest’ultima crisi la capitalizzazione di Borsa del gruppo è scesa di 33 miliardi di dollari.

Il boss del gruppo Gautam Adani – ha riferito Reuters nei giorni scorsi – è stato incriminato dalla procura statunitense per il suo presunto ruolo in uno schema di corruzione da 265 milioni di dollari. Le molteplici accuse di frode mosse ad Adani e ad altri sette imputati hanno fatto crollare i titoli e le obbligazioni delle aziende del gruppo. Adani Green Energy, la società al centro delle accuse, ha anche cancellato una vendita di bond per 600 milioni di dollari.

Sono stati emessi mandati d’arresto per Adani e suo nipote Sagar Adani e i procuratori hanno intenzione di consegnarli alle forze dell’ordine straniere, come risulta da documenti del tribunale. Le accuse fanno seguito alle turbolenze che hanno investito il gruppo Adani lo scorso anno, dopo che Hindenburg Research aveva pubblicato un report in cui accusava il gruppo di aver utilizzato impropriamente paradisi fiscali offshore – cosa che la società ha negato.

Secondo i procuratori federali statunitensi gli imputati hanno deciso di pagare le tangenti ai funzionari del governo indiano per ottenere contratti che avrebbero fruttato 2 miliardi di dollari in 20 anni e per sviluppare il progetto per la più grande centrale solare in India. Gli Adani e un altro dirigente di Adani Green Energy, l’ex Ceo Vneet Jaain, hanno raccolto più di 3 miliardi di dollari in prestiti e obbligazioni nascondendo la corruzione a finanziatori e investitori, hanno aggiunto i procuratori. Gli Adani sono stati accusati anche in una causa civile parallela della Securities and Exchange Commission (Sec) negli Stati Uniti.