Svizzera: boom di aziende insolventi e leggera crescita tra i privati

Nei primi otto mesi del 2025 le insolvenze aziendali crescono del 26,5%, mentre le nuove imprese registrano numeri record

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Insolvenz-cartello

La Svizzera registra un forte incremento dei fallimenti, con un impatto più marcato sulle aziende ma in aumento anche tra i privati, secondo i dati diffusi dalla società di informazioni economiche Creditreform.

Tra gennaio e agosto 2025, 6.907 aziende hanno dovuto depositare i bilanci per insolvenza, segnando un +26,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, a cui si aggiungono 2.017 chiusure per lacune organizzative, per un totale di 8.924 fallimenti aziendali, pari a un aumento del 22,1% su base annua. Particolarmente preoccupante è stato il mese di agosto, con una crescita delle insolvenze del 57%, a quota 994.

A influire sul quadro è anche una recente modifica legislativa che obbliga le istituzioni di diritto pubblico a richiedere il pagamento dei crediti arretrati delle aziende tramite la procedura di fallimento, equiparandole ai creditori privati: secondo Creditreform, questa misura non va vista necessariamente come negativa, poiché evita che aziende in bancarotta rimangano a galla senza pagare debiti, come i contributi sociali.

I fallimenti sono in aumento anche tra i privati: nei primi otto mesi sono stati 6.257, con un incremento del 4%, trainati soprattutto dalle eredità rifiutate, salite del 4,4% a 5.547, mentre le bancarotte di persone viventi hanno registrato un lieve aumento dell’1% a 710 casi.

Tuttavia, dove c’è chi chiude c’è anche chi apre: nello stesso periodo le nuove iscrizioni al registro di commercio hanno raggiunto 36.650, con un incremento del 4,1% rispetto allo scorso anno, e Creditreform stima che a fine 2025 il numero totale potrebbe arrivare a 55.000, un livello record. Gli stralci sono cresciuti del 4,3% a 22.802, portando la crescita netta delle imprese a 13.848 unità, valore che potrebbe raggiungere 21.700 entro dicembre.

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