Spagna: banche ai vertici della redditività in Europa ma con poco capitale

Anche gli Npl ratio superano in media quelli del continente: 2,84% contro l’1,84%; i dati vengono dalla ricognizione annuale dell’Eba sulle banche europee

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Banche redditizie ma con poco patrimonio ed Npl ratio ancora superiori alla media continentale. È, in sintesi, la fotografia del settore creditizio spagnolo come emerge dall’esercizio annuale di trasparenza condotto dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) sulle banche del vecchio continente. Ed è in parte ciò che spiega l’accordo sottoscritto in questi giorni tra doValue e Banco Santander per la gestione dei flussi di Npl.

La redditività delle banche spagnole – spiega El Economista analizzando il report dell’Eba – ha raggiunto il 15,1% a giugno nel calcolo del ritorno sul capitale proprio (ROE), ben al di sopra del 10,7% del settore nel Vecchio Continente, e continua a guidare la classifica in termini di efficienza (le spese ordinarie assorbono il 42,41% dei ricavi, rispetto al 52,44% in Europa).

Il confronto è meno favorevole se si considera il buffer di capitale: il CET1 è salito al 13,18%, ma rimane lontano dal 16,33% europeo. E sebbene le banche abbiano da tempo voltato pagina sull’attività di bonifica degli asset tossici, i crediti deteriorati rimangono elevati rispetto al settore continentale (rispettivamente 2,56% e 1,84%). In ogni caso, gli istituti di credito iberici sono ben lontani dai livelli di insolvenza registrati durante la crisi finanziaria, quando gli Npl superarono il 13% nel 2013, a causa della presenza di asset tossici nei bilanci.

La buona performance della Spagna negli ultimi anni è dovuta al momento favorevole che l’economia locale continua ad attraversare, trainata da una forte dipendenza dal settore dei servizi rispetto ad altri Paesi europei. Tra le banche, BBVA presenta l’Npl ratio più elevato, con il 3,11%, seguito da Santander con il 2,97%, a causa della loro ampia esposizione alle economie in crescita. Sul fronte opposto vi sono Kutxabank, con un Npl ratio dell’1,48%, e Abanca con il 2%.

Nonostante le sfide geopolitiche, il settore europeo rimane ottimista in termini di insolvenza. Le prospettive delle banche sulla qualità degli attivi sono migliorate in tutti i principali portafogli, ha osservato l’EBA. Tuttavia, circa un terzo degli istituti prevede un certo deterioramento nei portafogli di prestiti alle PMI, mentre solo il 5% prevede un calo della qualità dei mutui ipotecari.

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