Credito in calo, Orsini (Confindustria): “Preoccupa il crollo degli investimenti, servono misure urgenti”

Il presidente di Confindustria rilancia l’allarme sullo stallo produttivo: “Da 26 mesi crescita ferma, le imprese non chiedono più credito. Il problema non è il rischio bancario, ma la fiducia nel futuro”. Intanto segnali meno pessimisti sull’andamento della produzione si ricavano dall’indice RTT (+5,1%) e dall’indagine rapida di Confindustria sulle grandi imprese

0
43
Crisi_grafici-monete

Non è il rischio bancario a preoccupare Confindustria, ma lo stato dell’economia reale e la perdita di slancio delle imprese italiane. Lo ha chiarito il presidente Emanuele Orsini, intervenuto allo Sky TG24 Live In Milano, sottolineando come il vero allarme oggi sia la caduta della produttività e il crollo della domanda di credito da parte delle imprese, riferisce Radiocor.

«A noi serve un sistema bancario solido, e oggi lo abbiamo», ha detto Orsini, spiegando che sul consolidamento del settore creditizio «si esprimerà il mercato». Ma il focus per Confindustria è un altro: «Sono 26 mesi di mancata produttività. Le imprese non stanno chiedendo credito, e questo significa che non stanno investendo. È questo che mi preoccupa».

Una fotografia preoccupante, aggravata dalle incertezze internazionali: «I dazi sono un problema serio per un Paese esportatore come l’Italia. L’Europa deve accelerare sui negoziati e agire rapidamente su difesa, energia e Big Tech». Orsini ha ribadito anche la necessità di un piano industriale nazionale che affronti burocrazia, costi energetici e competitività, rilanciando l’idea di un New Generation EU per l’industria. Tra le proposte: spingere sui microreattori nucleari e disaccoppiare il prezzo del gas da quello dell’elettricità, oltre a misure per sostenere famiglie e imprese di fronte al caro energia. «Confindustria continuerà a fare la sua parte, ogni giorno, al fianco delle imprese italiane», ha concluso Orsini.

A dispetto di questi timori, comunque, segnali di ottimismo vengono anche da Viale dell’Astronomia. L’ufficio studi di Confindustria ha diffuso, per il mese di aprile, i dati del fatturato delle imprese quale risulta dall’indice RTT, che fornisce una stima del volume di attività economica basandosi sui dati delle fatture emesse da un campione di 200 mila imprese clienti di TeamSystem. Ebbene, tale indicatore mostra un forte aumento ad aprile (+5,1%). Gli incrementi si registrano in tutti i settori, più ampi nei servizi e nell’industria. A marzo l’andamento era stato piatto.

Anche leggendo i dati dell’indagine rapida di maggio sulla produzione industriale, condotta tra le grandi imprese associate a Confindustria, si evidenziano aspettative in lieve miglioramento rispetto ad aprile, e le imprese risultano meno pessimiste. La maggior parte degli intervistati crede che la produzione resterà stabile (67,7%), mentre cresce la quota di chi si attende un aumento (28,7%) e infine cala sensibilmente la percentuale dei pessimisti, al 3,6%.