Il gruppo Ion di Andrea Pignataro è pronto ad entrare con una quota del 6% in TNB, la nuova banca digitale italiana sostenuta dalla società di private equity FSI SGR S.p.A. e dalla società di gestione patrimoniale Azimut Holding Spa. L’indiscrezione viene da Bloomberg e aggiunge un altro tassello al piano di riassetto di Azimut, che lo scorso mese ha raggiunto un accordo con FSI per la costituzione di una società fintech specializzata in servizi avanzati di gestione patrimoniale.
Il fondo aveva accettato di acquisire una partecipazione dell’80% in TNB, in una transazione dal valore potenziale complessivo di circa EUR 1,2 miliardi – pari a USD 1,4 miliardi – comprese le componenti in contanti e gli accordi di earn-out. Si sapeva già che era stato chiarito che FSI avrebbe diluito la sua partecipazione con l’ingresso di altri investitori. Ora il quadro del futuro azionariato si precisa con la disponibilità di Ion, in qualità di partner tecnologico, e di IBL Banca, che dovrebbe avere un altro 4%. Quest’ultima, tra l’altro, sarà partner tecnico necessario per la licenza bancaria.
Su quest’ultimo fronte, Azimut starebbe trattando l’acquisizione di Banca di Sconto, una banca del gruppo IBL. Alla fine del riassetto:
- FSI avrà circa il 70% di TNB
- Azimut quasi il 20%
- Ion di Pignataro il 6%
- IBL Banca il restante 4%
L’iniziativa, ancora al vaglio delle authority, si inserisce nel piano strategico di Azimut, che punta a separare una parte della propria rete di consulenti per integrarla in una piattaforma bancaria completamente digitale, più agile e tecnologicamente avanzata.