Bankitalia crea una riserva di capitale contro il rischio sistemico

La riserva è pari all'1% delle esposizioni domestiche ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia

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La Banca d’Italia ha attivato per tutti gli istituti di credito italiani una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer, SyRB). Sul tema si era tenuta dall’8 al 29 marzo scorso una consultazione pubblica. La riserva – fa sapere via Venti Settembre – sarà pari all’1% delle esposizioni domestiche ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia. Il tasso obiettivo dell’1% dovrà essere raggiunto gradualmente costituendo una riserva pari allo 0,5% delle esposizioni rilevanti entro il 31 dicembre 2024 e il rimanente 0,5% entro il 30 giugno 2025.

A cosa serve la riserva

La riserva di capitale per rischio sistemico (SyRB) è prevista dall’ordinamento europeo. L’articolo 133 della direttiva UE/2019/878 riconosce alle autorità nazionali designate la facoltà di imporre una riserva di capitale, da capitale di elevata qualità (common equity tier 1, CET1), a fronte del rischio sistemico per prevenire e attenuare rischi non altrimenti coperti con altri strumenti macroprudenziali. La riserva è stata inclusa nel novero degli strumenti macroprudenziali a disposizione della Banca d’Italia con il 38° aggiornamento della Circolare 285.

La costituzione della riserva rafforzerà la capacità del sistema bancario italiano di affrontare possibili eventi avversi, anche indipendenti dal ciclo economico- finanziario. Al verificarsi di questi eventi, il rilascio del buffer da parte della Banca d’Italia fornirà alle banche risorse utili ad assorbire le perdite e sostenere l’offerta di credito all’economia. La Banca d’Italia rivaluterà il livello della riserva almeno ogni due anni, o prima se le circostanze lo richiederanno.

Cessione dei rapporti più informata

Via Venti Settembre ha inoltre inviato una comunicazione agli intermediari finanziari per richiamare la loro attenzione sull’esigenza di considerare in modo adeguato le esigenze dei clienti. In particolare nella nota si fa riferimento alle operazioni di cessione dei rapporti giuridici, sin dal momento della loro pianificazione. L’obiettivo è sensibilizzare gli intermediari sulla necessità di adottare le cautele necessarie a prevenire disagi per i clienti e comprendere gli effetti della cessione sui propri rapporti, affinché possa valutare se proseguire la sua relazione con il nuovo intermediario o modificarla, sulla base dei propri diritti.

Negli ultimi anni infatti il mercato dei servizi bancari e finanziari è stato interessato da una rimodulazione dei modelli di business e dall’aggregazione di alcuni intermediari, anche al fine di tagliare i costi e digitalizzare i servizi. I clienti perciò, nel corso delle proprie operazioni di cessione, sono risultati in alcuni casi disinformati sui propri prodotti e servizi. La comunicazione serve perciò a scongiurare che ciò si ripeta.