Governance: Amco passa al sistema monistico

"Il nuovo assetto ci consentirà di meglio perseguire gli obiettivi previsti dal Piano Strategico 2024-2028”, ha detto l'amministratore delegato Andrea Munari.

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Andrea Munari, amministratore delegato Amco

Il Consiglio di Amministrazione di AMCO, società pubblica di asset management specializzata nei crediti distressed, ha approvato la proposta di modifica dello statuto per introdurre il sistema di governance monistico. La proposta, che ha ottenuto il via libera da parte dell’Autorità di Vigilanza, sarà sottoposta a una prossima assemblea societaria.

L’adozione del sistema monistico da parte di AMCO comporterà l’esercizio della funzione di controllo da parte di un Comitato per il Controllo sulla Gestione, costituito all’interno del Consiglio di Amministrazione, anziché dal Collegio Sindacale.

“Il sistema monistico è un modello di riferimento per la governance societaria nella prassi internazionale perché assicura efficienza nella gestione ed efficacia nei controlli, che porrà Amco nelle condizioni di meglio affrontare le prossime sfide in un contesto in evoluzione”, ha spiegato il Presidente Giuseppe Maresca. Il nuovo assetto – ha aggiunto l’amministratore delegato Andrea Munari – “ci consentirà di meglio perseguire gli obiettivi previsti dal Piano Strategico 2024-2028”. Il cda si è svolto nella nuova sede romana in via Barberini, inaugurata proprio oggi.

Al 30 giugno 2024, AMCO deteneva attivi in gestione per €33,5 miliardi, composti per il 70% da sofferenze e 30% da UTP, per un totale di 167 mila posizioni, di cui oltre 80 mila riferite ad imprese. La società è partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ed è soggetta alla vigilanza della Banca d’Italia e al controllo della Corte dei Conti.