Il FMI prevede un calo nella redditività delle banche Europee

Tutti i rischi  di un’eventuale  tassa sugli  extraprofitti

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Sommario

Le banche europee hanno registrato un’impennata della redditività nel 2023, trainata principalmente dal rapido aumento dei margini di interesse. Un recente report predisposto dal FMI fornisce un’analisi approfondita di queste tendenze ed esamina la sostenibilità di questa impennata della redditività. I risultati suggeriscono che le banche europee stanno attualmente beneficiando di fattori ciclici piuttosto che di un significativo miglioramento a lungo termine della loro efficienza operativa o strutturale.

Il fattore chiave che ha determinato il forte aumento degli utili bancari nel 2023 è stato l’ampliamento dei margini di interesse netti (NIM). Con l’aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, le banche europee hanno reagito aumentando i tassi di prestito più rapidamente dei tassi di deposito. Questo rallentamento del passaggio dei tassi d’interesse più elevati ai depositi ha permesso alle banche di capitalizzare la differenza tra quanto guadagnato dai prestiti e quanto pagato per i depositi.

Inoltre, la qualità degli attivi delle banche è rimasta stabile per tutto il periodo, mantenendo bassi i costi di svalutazione, il che ha ulteriormente incrementato la redditività. Si tratta di un significativo allontanamento dalla bassa redditività che ha caratterizzato le banche europee a partire dalla crisi finanziaria globale (GFC), dove i bassi tassi di interesse e la scarsa efficienza operativa hanno ostacolato la performance delle banche.

Preoccupazioni per la sostenibilità

Nonostante questo boom temporaneo, la ricerca del FMI avverte che è improbabile che gli alti profitti delle banche europee persistano. Diversi fattori fanno pensare che questa redditività sia destinata a svanire:

  • Normalizzazione dei tassi di interesse: Quando le banche centrali inizieranno a ridurre i tassi di interesse in futuro, il beneficio di NIM più elevati diminuirà. Storicamente, quando i tassi diminuiscono, i tassi di deposito tendono a rimanere appiccicati, causando una contrazione dei margini di interesse.
  • Aumento dei rischi di credito: L’aumento dei costi di finanziamento dovrebbe aumentare il rischio di prestiti non performanti (NPL), in particolare con l’inasprirsi delle condizioni economiche. Questo probabilmente aumenterà i costi di svalutazione, mettendo sotto pressione gli utili delle banche.
  • Problemi strutturali residui : Le banche europee devono ancora affrontare diverse sfide strutturali che hanno afflitto il settore per anni, tra cui l’eccesso di capacità, la scarsa efficienza dei costi operativi e la lenta adozione delle tecnologie digitali. Questi fattori non sono stati affrontati a sufficienza e continueranno a pesare sulla redditività a lungo termine una volta che gli attuali fattori ciclici si saranno attenuati.

Il rapporto consiglia ai responsabili politici di procedere con cautela nel prendere in considerazione interventi quali imposte a cascata o altre misure mirate ai profitti bancari. Se da un lato queste misure potrebbero generare fondi pubblici, dall’altro potrebbero ridurre la capacità delle banche di costituire riserve di capitale, fondamentali per assorbire gli shock futuri.

Nel lungo periodo, le banche europee devono affrontare le inefficienze strutturali per garantire una redditività sostenuta. Ciò comprende il miglioramento dell’efficienza dei costi, l’adozione di tecnologie più avanzate e il consolidamento per far fronte alla sovraccapacità del mercato. Senza queste riforme, l’aumento della redditività registrato nel 2023 sarà un fenomeno di breve durata e le banche europee faticheranno a competere con le loro controparti in altre regioni, come gli Stati Uniti e il Canada, che hanno mostrato una ripresa e una redditività maggiori dopo la crisi finanziaria globale.

Conclusioni

Sebbene le banche europee abbiano beneficiato di un temporaneo aumento della redditività, il rapporto conclude che è improbabile che questi profitti siano sostenuti a fronte del calo dei margini di interesse e dell’aumento dei rischi di credito. Affinché le banche europee possano garantire una salute finanziaria a lungo termine, è fondamentale che si concentrino sull’eliminazione delle inefficienze strutturali e sulla costruzione di una capacità di resistenza agli shock economici futuri.

Link di riferimento:https://www.imf.org/en/Publications/WP/Issues/2024/07/09/Bank-Profitability-in-Europe-Not-Here-to-Stay-551129