Banche italiane: per Scope ratings positivo il primo trimestre, grazie a condizioni operative favorevoli

Secondo un recente studio appaiono alcuni segnali di deterioramento della qualità degli asset. Tuttavia i parametri relativi alla qualità del credito restano solidi tutti i livelli

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Le condizioni operative sono migliori del previsto, perciò il 2024 appare favorevole per le banche italiane. Una ventata di ottimismo arriva da Scope Ratings: l’agenzia ha analizzato pro e contro della situazione in un recente report in cui passa in rassegna l’andamento trimestrale di alcuni istituti della Penisola: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER Banca, Mediobanca, Credito Emiliano e Banca Popolare di Sondrio. Nonostante tutto, persistono rischi latenti – spiega Alessandro Boratti, lead analyst di Scope Ratings, autore dello studio – come evidenziato dagli sviluppi relativi ai crediti d’imposta ecologici”.

I profitti restano forti

“Le banche italiane – secondo Boratti – hanno mostrato il primo calo trimestrale del margine di interesse netto dal primo trimestre del 2021 poiché l’effetto positivo degli aumenti dei tassi si è affievolito. Il calo medio è dovuto a una combinazione di margini più bassi e, ancora una volta, di volumi di prestito in calo. Vediamo che questa tendenza continuerà, anche se escludiamo un forte calo nel 2024. Anche se abbiamo superato il picco del margine di interesse, le banche continuano a generare forti profitti”.

La crescita dei ricavi nel primo trimestre è stata guidata dal forte rimbalzo delle commissioni attive, che riflette il crescente slancio delle vendite di prodotti di gestione patrimoniale, assicurativi e di pagamenti. La crescita delle spese, nel frattempo, è stata contenuta e il costo del rischio ha raggiunto un nuovo minimo di 33 punti base, riflettendo la solida performance dei prestiti. Le banche italiane del campione – si legge nello studio – hanno realizzato nel primo trimestre un ROE del 14,5%. Non ci si aspetta che le banche replichino i risultati del 2023, ma potrebbe esserci un vantaggio derivante da una più lenta revisione dei prezzi dei depositi, ritardi nei tagli dei tassi della BCE e un deterioramento meno grave della qualità del credito.

La qualità del credito è buona

Secondo Scope Ratings, la recente modifica del governo al decreto Superbonus ha alleviato i timori di una piena proroga retroattiva della scadenza dei crediti d’imposta legati agli ecobonus. Tuttavia, il rischio di ulteriori interventi politici rimane elevato. Le banche hanno una significativa esposizione a questi crediti d’imposta, ma le eventuali perdite derivanti da tale esposizione saranno contenute. Ci sono alcuni segnali di deterioramento della qualità degli asset, ma questo era previsto. I parametri relativi alla qualità del credito restano solidi a tutti i livelli. I flussi di nuove esposizioni deteriorate (NPE) sono limitati e i tassi di default sono inferiori rispetto ai budget delle banche per l’anno fiscale 2024. Il rapporto medio dei crediti deteriorati lordi è rimasto stabile per la maggior parte delle banche, con un aumento medio di soli 10 punti base.

“Continuiamo ad aspettarci un graduale peggioramento della qualità degli asset – spiega Boratti – poiché l’impatto dei maggiori pagamenti di interessi inizia a colpire i mutuatari più vulnerabili. Tuttavia le banche sono ben preparate a questo, poiché tutte hanno previsto tassi di default più elevati rispetto al 2023, prevedendo al contempo un costo del rischio annuale stabile grazie agli accantonamenti preventivi e all’elevata copertura”.

Per Scope Ratings, le banche hanno continuato ad aumentare le riserve di capitale e ciò potrebbe incoraggiare l’attività di M&A. I coefficienti CET1 sono aumentati al 15,3% nel primo trimestre. Ingenti eccedenze di capitale potrebbero essere utilizzate per rafforzare le posizioni di mercato, anche attraverso fusioni e acquisizioni, anche se – in base allo studio – gli attuali prezzi di mercato hanno reso impraticabili le acquisizioni a buon mercato mentre le autorità di vigilanza chiedono un accumulo di capitale.