OCSE avverte: stabilità finanziaria a rischio, crescita globale rallenta ma resta resiliente

Monitoraggio dei mercati, riforme strutturali e cooperazione commerciale chiave per sostenere economia e debito pubblico

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L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) lancia un monito chiaro: la stabilità finanziaria globale richiede vigilanza costante, controlli attivi e politiche di bilancio credibili.

Nel suo ultimo Economic Outlook intermedio, l’OCSE sottolinea come la rapida crescita dei mercati finanziari, l’espansione delle criptovalute e le interconnessioni tra banche e istituzioni non bancarie aumentino i rischi, rendendo indispensabile una supervisione efficace e regolamentazioni solide.

In parallelo – annota Radiocor – per salvaguardare la sostenibilità del debito pubblico, i governi devono mantenere disciplina fiscale, revisioni regolari della spesa e maggiore efficienza attraverso digitalizzazione e riforme mirate. Sul fronte macroeconomico, la crescita globale rallenterà nel 2025 e 2026, con il Pil stimato rispettivamente al 3,2% e 2,9%, influenzato da dazi e tensioni geopolitiche. Nell’Eurozona il 2025 segna un +1,2%, in calo all’1% nel 2026, con Germania in lieve ribasso, Francia stabile e Italia confermata allo 0,6%.

L’inflazione resta contenuta attorno al 2% e i salari reali subiscono pressioni, mentre le banche centrali devono mantenere vigilanza e flessibilità sui tassi. La cooperazione internazionale, la trasparenza commerciale e il rafforzamento delle catene di approvvigionamento sono fondamentali per sostenere investimenti, produttività e stabilità economica.

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