Usa: peggiora la qualità del credito

Lo segnalano i dati di S&P Global Market Intelligence

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Fonte immagine: Josh Wilburne su Unsplash

La qualità del credito delle banche statunitensi è peggiorata nel terzo trimestre del 2024, con un aumento dei tassi di svalutazione netta e dei prestiti in sofferenza in diversi segmenti di prestito. Lo segnalano i dati di S&P Global Market Intelligence secondo cui – riferisce Market Intelligence News – il tasso di svalutazione netta (NCO) commerciale e industriale è aumentato allo 0,56%, con un incremento di 8 punti base su base trimestrale e di 17 punti base su base annuale. Il tasso NCO nei prestiti agricoli ha raggiunto lo 0,12%, mentre i prestiti auto hanno registrato un incremento all’1,17 per cento. Lo stesso indicatore si è attestato al 4,48% per le carte di credito, in calo rispetto al trimestre precedente ma in aumento rispetto all’anno scorso. Il tasso NCO negli altri prestiti al consumo è aumentato allo 0,58 per cento.

I tassi di prestiti in sofferenza (NPL) delle banche statunitensi sono aumentati in tutti i segmenti di prestiti, eccetto quelli alle aziende agricole e alle famiglie composte da 1-4 soggetti.

In particolare l’NPL ratio per i prestiti multifamiliari è aumentato allo 0,96%, mentre per i prestiti per l’edilizia è stato dell’1,12 per cento.

Le inadempienze in fase iniziale sono aumentate dell’11,7% anno su anno, mentre gli asset non performanti sono aumentati considerevolmente.

Infine il tasso NCO del settore immobiliare commerciale è sceso allo 0,29%, ma le svalutazioni nette totali sono aumentate dell’82,2% anno su anno.