Cartolarizzazioni NPL: per DBRS Morningstar l’outlook è stabile

La rubrica "Credit Management Industry" di Massimo Famularo

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L’agenzia di rating DBRS Morningstar ha pubblicato un report sul mercato europeo delle cartolarizzazioni di NPL, che descrive volumi in calo nel 2023 e prospettive stabili per il 2024. Le garanzie statali, recentemente rinnovate in Grecia potrebbero essere introdotte in altre giurisdizioni come San Marino, dopo il rilevante contributo apportato al processo di deleveraging delle banche Italiane tra il 2016 e il 2022.

Volumi ai minimi nel 2023

Il mercato europeo delle cartolarizzazioni di NPL ha subito un rallentamento significativo nel 2023: nessuna delle operazioni sospese dopo l’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea è stata ripresa nel corso dello scorso anno. Fatta eccezione per poche operazioni concentrate nelle ultime settimane dell’anno, l’attività in questa asset class si è attestata sui livelli più bassi dal 2016, anno in cui le emissioni sono ripartite dopo la grande crisi finanziaria.

Per il 2024, DBRS prevede che le prospettive di rating rimangano stabili in tutte le giurisdizioni che copre in Europa, con prospettive di credito stabili per la maggior parte di esse. I Paesi dove sono attese le maggiori difficoltà sono la Spagna e l’Italia, giurisdizioni nelle quali si prevedono ritardi nelle tempistiche dei recuperi attesi con la possibilità che in alcuni casi i recuperi siano rivisti al ribasso.

Le garanzie statali

Un fattore importante da considerare per lo spazio europeo degli NPL nel 2024 sarà il recente rinnovo dell’Hellenic Asset Protection Scheme (HAPS) della Grecia, approvato il 4 dicembre 2023 con un importo totale garantito di 2 miliardi di euro di obbligazioni cartolarizzate e una nuova data di scadenza al 31 dicembre 2024 (a meno che non venga prorogato da un decreto successivo). DBRS ritiene che molte banche greche – sia sistemiche (Alpha Bank, Eurobank, National Bank of Greece e Piraeus Bank) che non sistemiche – approfitteranno di questo rinnovo e cartolarizzeranno alcuni o tutti i loro stock di NPL rimanenti prima della scadenza della garanzia.

Con riferimento alla Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze (GACS) italiana esiste un consenso abbastanza diffuso per il quale questo strumento non sarà rinnovato nel corso dell’anno e questo elemento contribuirà a limitare i volumi attesi per il 2024. Altre giurisdizioni potrebbero vedere l’introduzione di nuovi schemi simili alla GACS italiana e all’HAPS greco, come già sperimentato lo scorso anno da parte della Repubblica di San Marino.

Le altre giurisdizioni

Per quanto riguarda le operazioni in altre giurisdizioni europee tradizionali (principalmente Cipro, Irlanda, Portogallo, Spagna e Regno Unito), Morningstar DBRS prevede che le emissioni di titoli senior pubblici nel corso del 2024 saranno sostanzialmente in linea con quanto visto durante il periodo post-pandemia e pre-invasione dell’Ucraina (2021-2022), da 200 a 400 milioni di euro all’anno, dato che i tassi di interesse si stanno stabilizzando. Come nel 2023, è possibili che le operazioni siano caratterizzate da esposizioni più granulari, sotto portafogli re-performing estratti da operazioni già in essere e portafogli misti che includano anche UTP oltre ai NPL.