Il correttivo ter alla crisi d’impresa: le disposizioni che agevolano la composizione negoziata

Secondo i dati dell’osservatorio sulla crisi d’impresa realizzato da Unioncamere, tra il 2021 e il 2024 i numeri relativi a questo strumento di regolazione della crisi sono in continua crescita: da 39 istanze presentate nell’ultimo trimestre del 2021 si sono registrate 229 istanze nel primo trimestre 2024

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La composizione negoziata della crisi d’impresa attiva ormai dal 15 novembre 2021 rappresenta, senza dubbio, una delle principali novità introdotte dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Ispirata alle esigenze di ”allerta” consente all’imprenditore di intraprendere un percorso guidato e protetto di contrattazione con i propri creditori, fino all’adozione di uno strumento di ristrutturazione.

Si tratta di uno strumento di natura stragiudiziale, messo a disposizione dell’imprenditore che si trova una situazione di “crisi” oppure anche soltanto in condizione di “squilibrio patrimoniale o economico-finanziario” che ne rende probabile la crisi. L’accesso alla composizione negoziata è consentito quindi anche in situazioni di insolvenza, purché quest’ultima sia reversibile.

Secondo i dati dell’osservatorio sulla crisi d’impresa realizzato da Unioncamere, tra il 2021 e il 2024 i numeri relativi a questo strumento di regolazione della crisi sono in continua crescita: da 39 istanze presentate nell’ultimo trimestre del 2021 si sono registrate 229 istanze nel primo trimestre 2024. Le istanze complessive depositate, dal 2021 al 15 maggio 2024, sono state 1.450 con una crescita incrementale rispetto al semestre precedente di oltre il 50%. Nel primo semestre 2024 si sono registrate ben 476 procedure aperte (118 solo in Lombardia) contro 594 procedure aperte nel 2023. Sul totale delle 1.450 istanze finora presentate, 153 risultano archiviate con esito positivo, ovvero con l’adozione di uno strumento di ristrutturazione. 

L’istituto della composizione negoziata è stato recentemente riformato dal D.L. 136/2024 (c.d. correttivo-ter), entrato in vigore il 28 settembre 2024 che ha introdotto la possibilità di applicare la transazione fiscale anche in tale contesto (ovvero la possibilità di trovare un accordo con l’Agenzia delle Entrate).   Questa novità lascia prevedere, nei prossimi anni, uno sviluppo importante dello strumento, sia in termini quantitativi che qualitativi.

Il crescente aumento del numero delle istanze, infatti, sarà probabilmente accompagnato da un uso più appropriato dello strumento, che verrà utilizzato dalle imprese per prevenire l’insolvenza e non soltanto per gestirla. Le corrette interlocuzioni con il ceto bancario, adeguatamente e strategicamente assistito, divengono quindi in quest’ottica fondamentali.

L’attivazione anticipata della composizione negoziata non potrà che riflettersi sugli esiti dello strumento stragiudiziale, nel senso che si può prevedere un aumento delle procedure che si concluderanno con esito positivo.

La crescita della composizione negoziata sarà determinata anche dalla professionalità degli esperti (già operativi e di nuova formazione) ai quali viene affidata l’attività di mediazione tra le parti. L’esperienza e le nuove competenze acquisite nel tempo dagli esperti potranno fare la differenza e creare l’attrattiva verso questo nuovo strumento, unitamente al virtuoso comportamento tenuto dai creditori (banche, intermediari finanziari, mandatari e cessionari) nel corso delle trattative che, ricordiamo, è prescritto e individuato dal legislatore “secondo buona fede e correttezza” e “in modo attivo e informato”.

Nella crisi d’impresa, quindi, i creditori bancari rivestono spesso un ruolo fondamentale e la loro fattiva e competente collaborazione può incidere fortemente sulla buona riuscita delle trattative.

E’ per questo che, si ribadisce, nel caso di imprese in difficoltà è opportuno affidarsi a professionisti o realtà legali ben strutturate e specializzate nelle materie di interesse, quindi in diritto bancario e concorsuale, rivelandosi questa una scelta strategica. Grazie, infatti, alla profonda conoscenza della materia e alle consolidate relazioni con il sistema bancario, questi studi sono in grado di offrire soluzioni personalizzate e innovative, massimizzando le possibilità di successo.